Antico Egitto alieni e strane creature

- Il papiro TULLI -
... dall'iImpero del Faraone Tutmosis III, che regnò sull'Egitto tra il 1504 e il 1450 Avanti Cristo.
Il papiro in oggetto, noto come papiro Tulli, prendendo il nome dall'archeologo scopritore e traduttore, recita così:
" ... nell'anno 22, del terzo mese d'Inverno, nella sesta ora del giorno ... gli scribi della Casa della Vita videro un cerchio di fuoco che arrivava nel cielo ... non aveva testa, l'alito della sua bocca aveva un cattivo odore. Il suo corpo era lungo una pertica (5 metri) e largo una pertica. Non aveva voce. I loro cuori divennero confusi a causa di esso; poi si buttarono a terra a faccia in giù ... Si recarono dal Faraone ... per riferire la notizia. Sua Maestà ordinò ... di ( esaminare ) tutto ciò che era scritto nei rotoli di papiro della Casa della Vita. Sua Maestà stava riflettendo su ciò che succedeva. Dopo che furono passati alcuni giorni, queste cose diventarono più che mai numerose nei cieli. Brillavano nel cielo più del Sole e si estendevano fino ai quattro pilastri del cielo ... Potente era la posizione di quei cerchi di fuoco. L'esercito del Faraone stava a guardare, con lui in mezzo. Era dopo cena. Improvvisamente, i cerchi di fuoco, salirono in alto verso sud ... il Faraone fece bruciare l'incenso perchè ci fosse pace in Terra. E ciò che era successo fu scritto per ordine del Faraone negli annali della Casa della Vita ... in modo che fosse ricordato per sempre."

( da un articolo del professor Solas Boncompagni )
Gli oggetti volanti visti dal Faraone Thuthmosis III
Nel 1934, il papiro egizio, noto col nome di "Papiro Tulli ", fu trovato nel negozio di un antiquario, in Egitto, dai fratelli professor Alberto Tulli (allora direttore del Pontificio Museo Egizio Vaticano) e monsignor Augusto Tulli. Il papiro, non poté essere acquistato per l'alto prezzo, ma il professor Tulli copiò il testo che venne poi trascritto da ieratico in geroglifico, con l'aiuto del direttore del Museo del Cairo, abate E. Drioton. Il papiro narrava di una serie di avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo. Protagonisti della vicenda il Faraone Thuthmosis III (1504-1450, circa a. C.) e molti suoi sudditi.
 Il papiro presentava cancellature anche nel documento originale, in punti nevralgici del testo, cancellature che sembravano volute, quasi a voler evitare che l'episodio fosse comprensibile.
Il professor Solas Boncompagni, studioso di clipeologia, nel 1963, venne a conoscenza dell'esistenza del papiro, la cui traduzione era stata pubblicata per la prima volta nel 1956, dalla rivista ufologica inglese "Flying Saucers Uncensored" e poi dalla rivista "The Doubt", sempre inglese. Boncompagni comunicò tale notizia al periodico "Settimana Incom" che pubblicò la sua lettera. La rivista "Clypeus" pubblicò, nel gennaio 1964, la traduzione in italiano del testo geroglifico. La traduzione fu integrata con note esplicative.

Traduzione in italiano del testo geroglifico:
"...il ventiduesimo giorno del terzo mese d'inverno, alla sesta ora del giorno 1 gli Scribi, gli Archivisti e gli Annalisti della Casa della Vita si accorsero che un cerchio di fuoco 2 ... (lacuna). 3 Dalla bocca emetteva un soffio pestifero, 4 ma non aveva "testa", 5 il suo corpo misurava una pertica per una pertica 6 ed era silenzioso. 7 Ed i cuori degli Scribi, degli Archivisti tutti furono 8 atterriti e confusi ed essi si gettarono nella polvere col ventre a terra.... (lacuna) essi riferirono allora la cosa al Faraone. Sua Maestà ordinò di… (lacuna) 9 è stato esaminato… (lacuna) ed egli stava meditando su ciò che era accaduto, che era registrato dai papiri della Casa della Vita. 10 Ora, dopo che fu trascorso qualche giorno, ecco che queste cose divennero sempre più numerose nei cieli d'Egitto. 11 Il loro splendore superava quello del sole 12 ed essi andavano e venivano liberamente per i quattro angoli del cielo… (lacuna). 13 Alta e sovrastante nel cielo era la stazione 14 da cui andavano e venivano questi cerchi di fuoco. 15 L'esercito del Faraone la osservò a lungo con lo stesso Re. 16 Ciò accadde dopo cena. 17 Di poi questi cerchi di fuoco salirono più che mai alti nel cielo e si diressero verso il Sud. 18 Pesci ed uccelli caddero allora dal cielo. 19 Grande fenomeno che mai a memoria d'uomo fu in questa terra osservato... (lacuna) 20 ed il Faraone fece portare dell'incenso per rimettersi in pace con la Terra 21 … (lacuna) 22 e quanto accadde il Faraone diede ordine di scriverlo e di conservarlo negli Annali della Casa della Vita, affinché fosse ricordato per sempre dai posteri..."


ALIENI GRIGI NELLE TOMBE EGIZIANE

Questa foto scattata all'interno della tomba di Ptah-Hotep, a Saqqara in Egitto, risalente alla 5° dinastia.
La foto raffigura servi che offrono cibo al saggio e filosofo egizio Ptah-Hotep (seduto a tavola a sinistra della foto). Ptah-Hotep ha servito durante il regno di Izevi in veste di saggio.
Le sue massime sono scritte nel papiro Prisse, che si trova al museo del Louvre. Izevi è stato l'ottavo re della 5° dinastia ed ha governato l'Egitto dal 2388 al 2356 a. C.
Guardando attentamente l'immagine, si può scorgere un "alieno grigio" nella parte bassa della foto! Questo prova che la costruzione e posizionamento delle Piramidi sono avvenuti con l'aiuto di un'intelligenza aliena? Il risvolto della scoperta di questa antica pittura sulla pietra, che include un alieno, è stata assolutamente grandiosa! E potrebbe essere uno dei più importanti indizi mai scoperti sull'intervento degli alieni nella nostra storia antica!
Nel riquadro a sinistra notiamo un ingrandimento del "Grigio". Questa foto può spiegare perché gli antichi Egizi erano così tecnologicamente avanzati e come siano stati capaci di costruire le Piramidi con una ineguagliabile precisione. Ad esempio. il sarcofago nella Grande Piramide è stato tagliato così accuratamente che non potremmo ricrearne una copia oggi neanche con la tecnologia laser!
Inoltre, questo riconduce all'infatuazione degli antichi Egizi per Orione. E' stato appurato che le tre Piramidi di Giza sono allineate esattamente con la cintura della costellazione di Orione. Dobbiamo anche ricordarci che Betelgeuse, una stella della costellazione di Orione, è stata indicata nella storia antica come il pianeta degli alieni che hanno visitato la Terra.






LA SFINGE PROVIENE DA ATLANTIDE
La Esfinge Proviene De La Atlantida, Egipto, GizehSe la Sfinge domandasse oggi ad Edipo: Qual è l'animale che si trovava ad Atlantide, stette in Egitto e rimane ancora ai nostri giorni?, forse Tebe non si salverebbe...
Abbiamo studiato sempre nei libri di Storia che la Sfinge di Giza, (il famoso monumento con corpo ed artigli di leone, zampe di bue, ali di aquila e viso umano, approssimativamente di 20 metri di altezza e 57 di larghezza), ha circa 4.500 anni di anzianità, più o meno, secondo le datazioni della Scienza Ufficiale.
Per la stessa Scienza, le origini dell'Antico Egitto sono state sempre un enigma, gli archeologi si domandano molte volte: “Come nasce una civiltà tanto complessa, due millenni prima della Grecia, e che in solo cento anni ha sviluppato un completo sistema geroglifico, un elaborato calendario e matematica sofisticata, e che inoltre, fu capace di erigere i più grandi monumenti in pietra (conosciuti) costruiti dall'uomo?”
L’ULTIMO ENIGMA DI GIZA
Il Geologo Robert Schoch, dell'U. di Boston, ha chiarito non solo la polemica ma ha esposto perfino un nuovo enigma, a quelli che già esistevano sul paese soleggiato di Kem (Egitto), affermando che la colossale e misteriosa statua di Giza ha più millenni di quelli che le sono attribuite.
Schoch ha basato le sue conclusioni sullo studio dei segni di erosione sul corpo della sfinge. Affermando che un deterioramento tanto severo può essere stato causato solo dall'acqua, questo implicherebbe un clima di intense piogge che non esisteva nella pianura di Giza quando le piramidi furono costruite.
D'altra parte, Mohamed Abu Baker, direttore dell'organismo responsabile dei monumenti archeologici dell'Egitto, affermò che lo studio effettuato con un apparato speciale per misurare, mediante vibrazioni l'antichità delle pietre, diede come risultato, applicandolo sulla pietra calcarea con la quale è costruita la statua, un'antichità di più di 10.0000 anni.
Nonostante ciò, ci sono egittologi come Lenny Bell dell'U. di Chicago, che affermano con scettica superbia: “Non sono disposto ad ammettere che ci siamo sbagliati di così tante migliaia di anni”.

La Esfinge Proviene De La Atlantida, Egipto, Gizeh Ora, se prendiamo in considerazione che in molte leggende e Maestri come Samael Aun Weor, Gurdjieff e vari egittologi esoterici come John Anthony West (che accompagnò Schoch nelle sue spedizioni), è stato sempre affermato che la Sfinge è più antica delle dinastie egiziane, quindi, queste constatazioni ed affermazioni, vengono a corroborare alla fine, per mezzo delle prove geologiche, una così misteriosa affermazione...